Il rischio Amianto è l'esposizione alle fibre di amianto (o asbesto), un minerale fibroso che, se inalato, può causare gravi e spesso mortali malattie polmonari e tumori, come l'asbestosi e il mesotelioma pleurico. A causa della sua estrema pericolosità, l'utilizzo dell'amianto è stato vietato in Italia dal 1992, ma il rischio persiste a causa della sua presenza in numerosi edifici e strutture costruite prima di tale data.
Le fibre di amianto sono molto piccole e, una volta inalate, possono penetrare in profondità nei polmoni, dove rimangono a lungo, causando infiammazione e cicatrizzazione dei tessuti. I sintomi delle malattie correlate all'amianto possono manifestarsi dopo un lunghissimo periodo di latenza, che può arrivare anche a 30-40 anni dopo l'esposizione.
La valutazione del rischio amianto si concentra principalmente sull'identificazione e sulla gestione dei materiali che lo contengono.
Identificazione dei Materiali con Amianto:
Si effettua un'analisi visiva per individuare la presenza di materiali in amianto, come coperture in eternit, tubature, coibentazioni e pavimenti in vinil-amianto.
È fondamentale distinguere tra amianto friabile (che si può sbriciolare con una semplice pressione) e amianto compatto (più resistente e inglobato in matrici solide). L'amianto friabile è il più pericoloso, poiché rilascia facilmente fibre nell'aria.
In caso di dubbio, è necessario prelevare campioni dei materiali sospetti e farli analizzare da laboratori accreditati.
Valutazione dello Stato di Conservazione:
Si valuta lo stato di deterioramento dei materiali: presenza di crepe, rotture, sfaldamenti. Un materiale in amianto degradato è molto più pericoloso di uno ben conservato, in quanto rilascia più fibre.
Si esamina anche la posizione del materiale e la possibilità che possa essere danneggiato da agenti esterni (pioggia, vento) o da attività lavorative.
Misure di Prevenzione e Protezione: Sulla base della valutazione, il datore di lavoro deve adottare misure per eliminare o, se non possibile, gestire il rischio in modo sicuro.
Rimozione: L'opzione più sicura è la bonifica e la rimozione totale dei materiali in amianto. Questa operazione deve essere effettuata da aziende specializzate e autorizzate, seguendo procedure rigorose per la sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente.
Incapsulamento: Se la rimozione non è fattibile, si può procedere all'incapsulamento, ovvero la copertura dei materiali con prodotti che li sigillano, impedendo il rilascio di fibre.
Confinamento: Si costruiscono barriere per isolare le aree contaminate.
Informazione e Sorveglianza Sanitaria: I lavoratori che possono essere esposti all'amianto, anche in via accidentale, devono essere informati sui rischi e sottoposti a sorveglianza sanitaria specifica, che include controlli medici periodici.