Il rischio Campi Elettromagnetici (CEM) è l'esposizione dei lavoratori a campi elettrici, magnetici e a onde elettromagnetiche che possono avere effetti diretti e indiretti sulla salute. La valutazione di questo rischio è obbligatoria per le aziende ed è regolamentata dal D.Lgs. 81/08.
Gli effetti sulla salute dipendono dalla frequenza e dall'intensità dei campi. Si distinguono due tipologie principali:
Campi a bassa frequenza (ELF): Prodotti da linee elettriche, trasformatori e motori. Possono causare effetti diretti, come correnti indotte nel corpo che disturbano il sistema nervoso, e effetti indiretti, come interferenze con dispositivi medici (es. pacemaker).
Campi ad alta frequenza (RF): Prodotti da antenne, forni a microonde industriali, saldatrici ad alta frequenza. Possono causare effetti termici, ovvero il riscaldamento dei tessuti corporei.
La valutazione del rischio CEM si basa su un'analisi delle sorgenti e su misurazioni strumentali.
Analisi Preliminare: Si identificano le sorgenti di campi elettromagnetici presenti in azienda, come trasformatori, quadri elettrici, antenne, saldatrici, ecc. Si valuta la frequenza di utilizzo e il tempo di esposizione dei lavoratori.
Misurazioni Strumentali: 📈
Si utilizzano misuratori di campo elettromagnetico per rilevare i livelli di esposizione nei diversi punti dell'area di lavoro.
Le misurazioni devono essere effettuate da personale qualificato, in condizioni di lavoro reali, per ottenere valori realistici dell'esposizione.
Confronto con i Valori Limite: I risultati delle misurazioni vengono confrontati con i valori limite di esposizione e i livelli d'azione definiti dalla normativa. Questi valori variano in base alla frequenza del campo e al tipo di effetto (sensoriale o termico).
Livelli d'azione (LA): Se superati, richiedono l'adozione di misure di prevenzione.
Valori limite di esposizione (VLE): Se superati, l'esposizione deve essere immediatamente ridotta.
Misure di Prevenzione e Protezione: Sulla base della valutazione, si definiscono le misure per ridurre il rischio:
Misure tecniche: Isolamento delle sorgenti, schermatura, utilizzo di apparecchiature meno potenti.
Misure organizzative: Delimitazione delle aree a rischio, riduzione del tempo di esposizione, rotazione dei lavoratori.
Informazione e formazione: I lavoratori devono essere informati sui rischi e sulle misure di sicurezza da adottare.