Rischi in Ambienti Confinati o Sospetti di Inquinamento
Rischi in Ambienti Confinati o Sospetti di Inquinamento
Il rischio in Ambienti Confinati o Sospetti di Inquinamento si riferisce ai pericoli associati all'ingresso e al lavoro in spazi chiusi, parzialmente aperti, che non sono progettati per una permanenza prolungata e che presentano rischi significativi per la salute e la sicurezza. Tali ambienti possono includere serbatoi, cisterne, silos, cunicoli, fognature, pozzi, e condotti. La gestione di questi rischi è regolamentata in Italia dal D.P.R. 177/2011, che stabilisce le qualifiche necessarie per le aziende e i lavoratori.
Gli ambienti confinati sono estremamente pericolosi a causa di una serie di rischi, che spesso sono invisibili:
Asfissia: Carenza di ossigeno (meno del 19,5%), che può essere causata da reazioni chimiche, presenza di gas pesanti o dalla decomposizione di materiale organico.
Intossicazione: Presenza di gas tossici (es. monossido di carbonio, idrogeno solforato) che possono causare avvelenamento anche a basse concentrazioni.
Esplosione o incendio: Presenza di gas o vapori infiammabili o esplosivi (es. metano, benzina) che possono innescarsi facilmente.
Annegamento: Rischio di annegamento in caso di ingresso di liquidi o fango.
Seppellimento: Rischio di essere sommersi da materiali sfusi (es. grano in un silos).
La valutazione del rischio in ambienti confinati è un processo rigoroso che richiede un'analisi dettagliata prima di ogni accesso.
Identificazione e Analisi Preliminare: Si identificano tutti gli ambienti confinati o sospetti di inquinamento presenti in azienda. Per ciascuno, si analizzano le loro caratteristiche, la storia degli incidenti, i materiali precedentemente contenuti e i pericoli specifici.
Valutazione dei Rischi Prima dell'Accesso: Prima di ogni ingresso, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) o un tecnico specializzato deve eseguire una serie di controlli:
Test dell'atmosfera: Utilizzando un rilevatore di gas multigas, si misurano la concentrazione di ossigeno, la presenza di gas tossici (es. H₂S, CO) e la presenza di gas esplosivi. Il test va effettuato in diversi punti (in alto, al centro e in basso) per rilevare gas di densità diversa.
Valutazione della struttura: Si verifica la stabilità delle pareti, la presenza di vie di fuga e la possibilità di seppellimento.
Controllo degli accessi: Si verifica che l'ambiente sia stato isolato da tubazioni o condotti che potrebbero riversarvi liquidi o gas.
Procedure di Lavoro e Misure di Sicurezza: Sulla base della valutazione, si definiscono le misure di sicurezza necessarie, che devono essere rigorose:
Sorveglianza: Un lavoratore di sorveglianza (o "uomo a terra") deve rimanere all'esterno, in costante contatto visivo e verbale con i lavoratori all'interno, pronto a dare l'allarme in caso di emergenza.
Formazione e addestramento: I lavoratori che entrano in ambienti confinati devono essere specificamente formati e addestrati sulle procedure di sicurezza e sulle emergenze.
Dispositivi di protezione individuale (DPI): A seconda del rischio, possono essere necessari autorespiratori, imbracature con sistemi di recupero, e indumenti protettivi.
Pianificazione di emergenza: Un piano di soccorso dettagliato deve essere predisposto prima di ogni ingresso, con l'identificazione delle attrezzature di recupero e delle procedure per chiamare i soccorsi.